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La Prima Pasquinata - I Quotidiani

  • gmattiello8
  • 22 mar
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 1 mag

Mi manda in bestia un fatto, ripetitivo, quotidiano. L'argomento mi sta a cuore, perche' lo ritengo indegno .Una volta almeno ti sbattevano in faccia le chiappe di qualche modella/o.


"...fa' 'n po' rode er culo 'sta storia..."..mi dice il giornalaio di Viale Libia.


Non sono un moralista, critico si, a volte presumo pero' debba esserci un limite alla decenza, specialmente se, come fosse un' evoluzione, la societa' globale tende a modificare aspetti dell'educazione o del buon costume, disintegrando quelli positivi.

Al contrario dei cori di protesta che si alzano all'ardire informare di un " ritocchino " alla Costituzione, dell'aspetto precedentemente citato non se ne rende conto alcuno, piu' che altro non gli vien data importanza, accettandola di fatto e consentendola, rendendola l'uso e costume generale del domani.


Educazione e rispetto soccombono davanti l'uso e il modo sfrenato e fastidioso, con cui i quotidiani nazionali propongono le pubblicita' dei loro sponsor.


L'argomento non e' lo sponsor.

L'argomento e' la decenza.E se deve avere un limite...laddove si specula.


L'argomento, a mio avviso, e' che sia inconcepibile che cliccando sul titolo del naufragio di Cutro ( R.i.p. ) o dell'omicidio di Giulia Cecchettin ( R.i.p. ), come esempi, ma la lista e' lunga...quotidiana..., accada che una pubblicita' spot invada lo schermo; il caso vuole che di media la X per chiudere sia coperta dal bordo del tuo dispositivo, scemo tu che potevi comprarlo " slim border " per soli 1.000 euro in piu' o sfigato che mamma ti ha fatto con le dita tozze, ma dopo qualche secondo X si materializza come il posto di blocco di Polizia dietro la curva e swappi via.


"Pop-up, banner, e spot a raffica,

il giornal parla... ma fa fatica!

Tra un click forzato e un link fasullo,

la verità si perde in un trastullo.

Chi paga detta legge e pure tono,

il lettor resta muto, senza trono.

Ma se la stampa vende il suo mestiere,

chi difenderà il vero dal potere?"


A volte il vincitore del concorso " I senza-Dio ", e' colui che, senza evidentemente un credo, crea questa strategia di marketing ( il quale non ha un credo morale, e' solo il figlio con il pelo sullo stomaco del business ), riesce anche a far combaciare l'argomento della disgrazia con uno contrario, ad esempio una idea vacanza, con la famiglia in piscina che ride e schiamazza e si divertono a bibite nei resorts...e terminata la pubblicita' torniamo a famiglie distrutte il cui dolore e dramma viene usato o sormontato o smontato dal potere del business.


"L’articolo serio, grave, ben pensato,

finisce sotto a un mutuo pubblicato.

Leggo di guerre, fame, e d’una strage,

e spunta un banner: "Sconti in spiaggia a Rodi, in viaggio!

Se il morto ha nome, il clic lo seppellisce,

la coscienza va, lo sponsor ci tradisce.

Morale e verità cacciate via,

per un 3x2 di pizzeria.

Ma Pasquin guarda, sbuffa e grida forte:

'Giornal che vende l’anima è già morte.'”


Non prevedo tempo lungo per invece far combaciare il dramma con la pubblicita' di Taffo o di altra agenzia di pompe funebri, a mo' di consiglio per gli acquisti per i fortunati rimasti in vita.


Non torna.


A me questo fa' vomitare. Speculazioni da pelo sullo stomaco.

Capisco ovviamente l'importanza e l'utilizzo della pubblicita' come strumento per finanziare, lo stile pero' diventa discutibile.

Come un pollo ho supposto negli anni un intervento di qualche Authority del Menga, non e' possibile che solo io la veda in questo modo .Evidentemente...


Chissa' se un giorno l'uso della IA fara' combaciare la notizia di uno scontro tra autotreni sulla A1 con la sponsorizzazione dei pneumatici da neve, con annessa ramanzina "...Ce potevi pensa' prima...", informandoci anche di conseguenza che probabilmente siam in inverno, che guardando fuori la finestra ormai il dubbio e' cappotto o t-shirt.


Considerando il tasso di violenze sulle donne degli ultimi anni...La Durex medita una strategia...


Aridatece quelle futuristiche di Benetton...tanto criticate o censurate...


Esistono Head o Top, le barre laterali, il piedone di fondo pagina....da incompetente...

...e come un cazzotto che esce dallo schermo ( ...che ti sei pure avvicinato allo schermo per vedere meglio...pure begalino oltre che le dita tozze...) , dice culo se esce Bobo Vieri con la sua collezione di rasoi.

Manco le chiappe di inizio post...son passate di moda...


"La notizia è funesta, il tema è crudo,

ma scatta il pop-up col fondoschiena nudo.

Tra lutti, guerre e affanni del pianeta,

spunta una crema 'che ti fa la pancia stretta'.

Se questa è stampa, dite, è libertà?

O è solo marketing senza pietà?

Un tempo l’arte era parola e coscienza,

oggi si vende anche la decenza."


Pasquino:«A Indrè, ma t’hanno detto che oggi un pezzo su’la guerra lo leggono in mezzo a ’n pop-up de calzini ? Te cascano i morti e te vendono le scarpe!»

Montanelli:« Pasquino caro, il giornale ormai è un supermercato. Si vende tutto: spazi, titoli, perfino la morale. Ma non è il giornalismo che tradisce — è l’editore che lo baratta.»

Pasquino:«Ma io dico, scrive uno un pezzo de verità, e glielo copre ’na pubblicità de mutande anticellulite ! ’Na volta ’na penna la rispettavano... mo’ la silenziano co’ ’na gif animata!»

Montanelli:«Il rispetto non lo danno, si pretende. Ma vedi, oggi i giornalisti parlano al click, non al cittadino. Io scrivevo per far pensare, non per far vendere.»

Pasquino:«E daje, che se parlavi oggi, te mettevano il paywall pure sopra l’onestà ! Io attaccavo cartelli, tu articoli... mo’ attaccano i codici sconto!»

Montanelli (sorridendo amaro):«Forse torneremo utili entrambi, io con la memoria, tu con la satira. Perché il giornalismo è in coma, ma non è morto. Ha solo perso la dignità in homepage.»

Pasquino:«Allora, Indrè, famo così: tu scrivi, io stacco la Wi-Fi.»


"Verità in vendita, sconto speciale,

chi paga di più scrive il giornale!

Se cerchi i fatti, povero sciocco,

trovi reclame in ogni blocco."


Ars Gratia Artis


Roma, li 01/10/2024


Non potevo esimermi da usare questo " Fiore all'occhiello " dell'editoria italiana come primo post di un blog, sobrio e serio , nonostante che , lo anticipo con schiettezza e per mia coerenza, un giorno possa sostenere autonomamente , nei dovuti modi e maniere, lo spunto delle mie realistiche ironie atte a riflettere, al fine di migliorare e perfezionare le future Pasquinate. 

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