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" Ahi serva Italia, di dolore ostello , "

  • gmattiello8
  • 24 apr
  • Tempo di lettura: 7 min

Aggiornamento: 25 apr

.." nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! "


Il 25 aprile 1945, Radio Milano Libera trasmise il celebre messaggio:

📻 "Arrendersi o perire!"

Fu il segnale lanciato dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) che ordinava l’insurrezione armata in tutte le città del Nord ancora occupate dai nazifascisti.

Fu l’inizio della fine per la Repubblica di Salò e l’occupazione tedesca.

Molte persone pensano che siano stati gli Alleati a liberare le città italiane. In realtà, in posti come Milano, furono i partigiani italiani a prendere il controllo della città prima che arrivassero le truppe alleate. Il CLNAI dichiarò la presa del potere il 25 aprile stesso.

Genova fu l'unica citta' europea in cui i tedeschi si arresero da soli.


C'era chi diceva no, evidentemente. Una volta...


Nel Gennaio del 2003 l'Arte e il Genio ci regalano questa perla , pubblicata postuma.

Testo :


Nel 1945 si gridava “mai più dittature”, eppure l’Italia è diventata terra di logge, massonerie, servizi deviati, trattative Stato-mafia, stragi di Stato e corruzioni a go-go'.

La ciliegina sono le banche e le assicurazioni...."..Nun le smovi...".

Terra di inciuci e di processi eterni...e anche di innocenti..


Anche noi, nel nostro piccolo...sul pianerottolo di casa :

" Ecche' te credi, che solo te fai er Mandrake...pe' sbarca' 'r lunario...?" , ti dice il vicino... ;

"..E' 'n tira' a campa'...n'e' vive..."

I nostri paradossi e malcostumi li conosciamo tutti , mi auguro....

...ma siccome sei de' coccio e te la scordi facile...te ricordo l'urtema...

...75 coltellate non sono inesperienza...e' esse stronzi !!...

...La 76esima je l'ha data er giudice 'a 'a famija...

...Quinni mo' li stronzi so' due...che te voi aggiunge e diventa' er terzo ?


24 Aprile sera, nella luce soffusa del tramonto ...in prossimita' della statua...


PASQUINO: Ao', che fai qua, Gaber?

GABER: Ah, Pasquino… tu sempre puntuale, eh?

PASQUINO: Te dichi "non mi sento italiano"?

GABER: No, ma manco alieno. Solo disilluso.

PASQUINO: E daje co' 'sta disillusione...mica ce se campa de sospiri.

GABER: Ma manco de retorica e tricolori.

PASQUINO: Te senti libero?

GABER: Mi sentivo. Poi è arrivata la pubblicità.

PASQUINO: E la Costituzione?

GABER: Bella. Ma l’hanno incorniciata.

PASQUINO: E la Resistenza?

GABER: Rimane. Ma ce fanno i post su Instagram.

PASQUINO: Hai fiducia nell’Italia?

GABER: Come in una sedia a dondolo: ti muovi, ma resti fermo.

PASQUINO: Ma almeno voti?

GABER: Sì, per abitudine. Come il caffè la mattina.

PASQUINO: E poi te lamenti...

GABER: Pasquì, tu che guardi da secoli, com’era ‘sta gente prima?

PASQUINO: Più povera, ma meno venduta.

GABER: E adesso?

PASQUINO: Più connessa, ma scollegata.

GABER: E l’identità?

PASQUINO: È come 'na mascherina: la metti quando serve.

GABER: E la memoria?

PASQUINO: Solo se è trending topic.

GABER: Ma allora, che resta?

PASQUINO: Tu che parli. Io che scrivo.

GABER: E qualcuno che ci legge?

PASQUINO: Forse. Se non scrolla troppo veloce.

GABER: Pasquì, ma tu sei ottimista?

PASQUINO: Io so’ di marmo. Nun me spezzo.

GABER: Io so’ di carne. E ogni tanto tremo.

PASQUINO: Eppure, stamo ancora qui.

GABER: A ricordare, a resistere.

PASQUINO: A rompe er silenzio.


25 Aprile 2025 - Altare della Patria - Discorso di un Partigiano.


"..Me chiamo Renato.

So' morto co' 'a primavera der ’45 nell'occhi. Quella che sapeva de fine e dde 'nizio.

E mo' me svejo.

Stamo ar 25 aprile, me dicono. La festa della Liberazione.

Ma dda qui… io la vedo un po’ diversa..."


Vedo gente che parla di libertà… mentre sta zitta o china la testa, o peggio...si gira.


Vedo giovani che possono dire tutto… ma non hanno a chi dirlo, né chi li ascolti.

"...Ma poi...cianno ancora quarcosa da di' ? .."


Vedo politici che invocano la Resistenza… e poi voltagabbana si alleano con chi la insultava.


Vedo i miei compagni nei libri di scuola, ma nei cuori della gente sempre più lontani.


Vedo che abbiamo scacciato i nazisti, ma non l’indifferenza, non l’ignoranza, non la paura di scegliere.


Io non sono morto per una bandiera. Sono morto per la dignità di dire no.

Perché un Paese non sia un gregge.

Perché il potere non sia più una pistola puntata.

Perché mia madre potesse invecchiare in pace, con un lavoro, una pensione, e senza dover dire “sì” per forza.


Per avere un paese in cui i miei diritti siano automaticamente riconosciuti....


Ma guardo questa Italia… e a volte mi chiedo: vi siete liberati per davvero?


Avete la Costituzione, sì. Ma non la leggete. Neanche la vivete...

Avete il voto, sì. Ma vi pare tutto uguale."...Avvota' te fanno passa' 'a voja...'o sapemo..."

Avete la parola… ma spesso la vendete per un applauso o per un follower.


E allora vi dico: la libertà non è un premio. È una fatica quotidiana, è una scelta scomoda,

è un no quando tutti dicono sì.


Se vi chiederanno “che senso ha ancora il 25 aprile?”, guardateli negli occhi, e rispondete con la voce di chi non si è mai arreso:


“Ha senso finché c’è qualcosa da liberare.”


Il 25 aprile in Italia è la Festa della Liberazione.

E' la commemorazione della liberazione dell'Italia dal nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale.

Era un giorno di speranza...

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...Oggi e' una giornata molto importante nella storia italiana, simbolo della resistenza, della libertà e della democrazia.


Delle tre e' rimasta solo la resistenza....

"...pe' ariva' indenni a fine jornata...settimana...mese...anno...".

Di fatto...insistiamo e resistiamo...


Molti partigiani immaginavano un’Italia giusta, equa, libera....

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....dagli anni' 50 e '60 e' un labirinto di accordi, clientelismi, compromessi.

Oggi anche di patteggiamenti...


Siam stati liberati da un regime...per poi mascherarlo in Repubblica... restando prigionieri dei poteri opachi. Siamo liberi sulla carta… ma ostaggi dell’ingiustizia. La Costituzione è un capolavoro. Ma quanti possono davvero dire di avere giustizia rapida, equa, accessibile ?

Articolo 1: "L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro."


Nella pratica: precarietà, sfruttamento, salari bassi, nessuna tutela per milioni di persone....

Morti sul lavoro....- di certo sei libero di morire -...e se poi vedi la pensione...!


Uno lavora, in due guardano, il quarto contesta il lavoro fatto.


"...sta' a pija' per culo ?..Pe' ride..? ..spero..."

La Costituzione e' talmente un capolavoro...che non si sposa piu' con la realta' circostante...

E' come "..La Gioconda..."... bella da vede'...ma tosta da vive...

"...starebbe 'na favola dentr' 'a 'n museo..."

...ed era solo il suo primo articolo...


Sarebbe stato sufficiente metterla in pratica...alla lettera !


Liberati da un regime, liberi sulla carta, vi e' liberta' di stampa, di voto, di pensare, di lavorare...?...dicono...


"Sei libero, dici. Ma da che?

Da ‘na mensa, da un dottore, da un perché?

Libertà senza giustizia fa scena,

ma è solo ‘na giostra senza catena."


Ma noi siamo liberi!

Liberi di tagliare i fondi alla scuola e alla sanita'

di comprare armi “per la pace”,

di chiamare “meritocrazia” la raccomandazione con la cravatta giusta !


Ci siamo messi comodi. Sul divano della libertà. Col telecomando della coscienza in mano.

Cambia canale, cambia governo, cambia partito, cambia idea.

Ma senza alzarsi mai.


Abbiamo delegato.

Ci siamo accontentati di un simulacro. Un ologramma della libertà...

"...Che 'n senti piu' manco c'odore cia'..."


La libertà non è poter fare tutto. È poter essere qualcuno...te stesso.

In un mondo che ti vuole cliente, follower o algoritmo. Anzi..."..che te ce fa' diventa'...".

La libertà non è solo “avere”. È scegliere, rinunciare, pensare, proteggere chi è diverso...


E' resistere :

Ogni giorno che ti senti un numero,

ogni volta che scegli di pensare con la tua testa,

ogni volta che non ti comprano con un like.

Quella è Liberazione. Quotidiana. Senza fanfara.


Di fatto, "...er machiteseincula " nostrano..


Quindi il 25 aprile… è una scusa?


No. È un promemoria.

Un avviso sul frigorifero della coscienza:

“Oggi ricordati di essere libero. E domani pure.”


Non serve riscrivere la storia. Serve riscrivere il presente. O scriverlo meglio...

Inizierei con l'offrire rispetto a coloro cui chiedi di pagar tasse e sovratasse...

"...che' 'n semo solo arance da spremuta...".


Siam gia' colpevoli alla nascita...diventiamo innocenti se lo dimostriamo...dicono giornali e tribunali...nonostante il diritto affermi altro.

"..Semo anima e core..."...queste di certo non ce le leva alcuno ..."..Restamoce pero'..."

...abbiamo donato al mondo il nostro genio..."..pe'poi raccoje li cocci 'n casa...".


"Er partigiano co' l'iPhone X,

compra libri sulla resistenza,

ma se glie dicono “scendi in piazza”,

te risponde: “ho l’influenza”."


INFLUENCER (diretta live):

Fratelli, sorelle, io sono sveglio!

Oggi è il 25, sentite l’orgoglio!

Condividete, fate girare,

che il patriottismo va virale!


PASQUINO (dal piedistallo):

A bello, ‘sta patria nun è un post,

né ‘na maglietta co’ scritto “Resist!”

Sei nato libero, sì, è vero…

ma nun c’hai fatto manco un pensiero.


INFLUENCER:

Io ho messo il tricolore sul feed,

ho fatto un reel con Bella Ciao!

Mi seguono in ventimila, Pasquì,

so’ più partigiano de' Piero Calamandrei!


PASQUINO:

Sei partigiano co’ la connessione,

ma ‘r cervello sta in modalità aereo.

Te senti ribelle, co’ ‘na citazione,

ma manco sai cos’è ‘n comizio vero.


INFLUENCER:

Ma io educo, eh! Co’ le stories giuste.

C’ho la rubrica: “Resistenza per tutti”.

Ho fatto pure un quiz a tema:

“Che tipo di partigiano sei in meme?”


PASQUINO:

Tu so’ cent’anni che ce fai la guerra:

nun c’hai ‘n’ideale, c’hai la fotocamera.

Se Mussolini vedesse ‘sto scempio,

farebbe un TikTok da sotto ‘r Monumento!


INFLUENCER (piccato):

Ma scusa, che dovrei fa', scendere in piazza?

Ci stanno gli haters, quelli che sfottono!

Io combatto… co’ i filtri in faccia,

e risponno a Salvini nei commenti sotto!


PASQUINO:

Te manca er sangue, te manca ‘a fame,

te manca chi t’ha fatto sta libertà.

Te manca ‘n padre co’ la pistola

che je tremava, ma restava là.


INFLUENCER (più lento, meno sicuro):

Ma io... io ci credo, eh.

A modo mio.

Sarà pure online,

ma almeno… lo dico.


PASQUINO (più calmo, ma severo):

Lo dici, sì. Ma fallo pure.

Perché la libertà nun è ‘na firma su Change.

È ‘na scelta che fa paura,

è scappare, restare… o rimettece.


INFLUENCER (a bassa voce):

E se volessi davvero capire?


PASQUINO:

Allora spegni er telefono.

E vieni a sentì che dicono le pietre.



"Nonno sparava pe’ l’ideale,

oggi er nipote fa er virale.

Se ‘n tempo morivi pe’ un principio,

oggi muori... pe’ ‘n algoritmo.

La libertà ve l'han data in dote,

mo' la svendete pure a rate.

Gridate ‘resistenza’ in Rete,

ma basta che ‘r Wi-Fi non smette.

Un tempo se moriva pe’ 'n’idea,

oggi se litiga pe’ 'n caffè ar bar.

Italia mia, bella, ma un po’ scema,

non te svegli manco co’ 'na sirena."


Aprile 1990 - Taranto - Accademia dell'Aeronautica Militare -


Giorno del Giuramento per il Servizio Militare OBBLIGATORIO.


Esattamente come il partigiano...


"...'n me devi obbliga'...me devi invoja'..."


Io non giuro per una bandiera, obbligatoriamente...


Non mi presentai per la dignità di dire no.


"...Me spiace...'n ce credo...".


C'e' chi dice no...


"...n'accontentateve ...

...Memento audere semper..."


Roma, li 24/04/2025

 
 
 

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